Criminalità in aumento anche in Vaticano. Inchieste per droga e pedopornografia

Ri.t   Esteri

di ANDREA GUALTIERI

Inaugurato l’anno giudiziario. La relazione del promotore di giustizia: “Preoccupante incremento di reati”. E svela un fallito blitz contro il traffico di stupefacenti

I giudici del tribunale vaticano fotografati durante la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario (ap)

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CITTÀ DEL VATICANO – Il Vaticano non è un’oasi felice. Anche nel piccolo Stato pontificio, è stato fatto rilevare durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuta oggi, i reati sono stati in crescita. Nella sua relazione, Gian Piero Milano, che è il promotore di giustizia vaticano – cioè l’equivalente del procuratore nell’ordinamento italiano – ha definito il fenomeno “preoccupante”. E in effetti, insieme ai borseggi ai danni di turisti che sono una delle voci più frequenti, nell’elenco del 2014 c’è davvero di tutto. Compresa la pedopornografia e il traffico internazionale di stupefacenti.

Il blitz antidroga saltato – Secondo quanto riferito da Milano, infatti, gli uomini della gendarmeria vaticana erano pronti a far scattare un’operazione antidroga: “È stata effettuata una consegna controllata della sostanza stupefacente che transitava attraverso uno stato comunitario”, ha dichiarato il raccontato il procuratore di giustizia. Alla fine, però, non si è presentato nessuno a ritirare il plico, a causa, secondo il magistrato vaticano, della “improvvida divulgazione” della notizia da parte di un quotidiano tedesco. Resta però la certezza che il Vaticano sia “teatro di isolati tentativi, neutralizzati sul nascere, posti in essere, con modalità insolite, da trafficanti senza scrupoli”.

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